martedì 26 ottobre 2010

Non aprite quella porta

Non so se l'ho già detto, ma i miei due coinquilini, il tedesco e la catalana, sono proprio chiusi, ma nel verso senso della parola.

Sono chiusi perchè sono sempre per i fatti loro. Le uniche volte che ci parliamo sono per esempio quando dobbiamo pulire l'appartamento o quando c'è un problema con l'cqua calda e così vià. Una volta ho iniziato una conversazione con loro, iniziando a chiedere "Que habeis hecho hoy?" cioè che avete fatto oggi e lì abbiamo conversato un po', ma è finita lì. Vabbè, se proprio loro non sono interessati a socializzare con me, allora non socializziamo. Allora, mi rimane il mio terzo coinquilino, Gonzalo, l'argentino. Lo vedo poco poichè studia e lavora, ma quando lo vedo nell'appartamento posso socializzare con lui.

Sono chiusi perchè si chiudono sempre. Capisco chiudere la propria stanza per avere un po privacy perchè lo faccio anch'io, ma chiudere la porta della cucina no.Quando stanno in cucina, loro due chiudono sempre la porta. Non aprite quella porta: il messaggio di tutto cio' è che ci siamo noi in cucina e tu non puoi entrare. Allora, ha senso chiudere la porta della propria stanza, la porta del bagno, ma quella della cucina no. La cucina è uno spazio comune. Io quando sto in cucina, non chiudo mica la porta perchè è di tutti la cucina. Non capisco se vogliono un po di privacy mentre cucinano. Questi due sono proprio strani.

Aggiornamento del 27 ottobre

I miei due coinquilini oltre a essere chiusi, sono anche dei maiali. Adesso spiego il motivo. Loro dopo aver pranzato o cenato, non lavano mica le pentole e i piatti sporchi. Loro lasciano tutta questa roba in cucina nel frattempo perchè la laveranno in seguito oppure si aspettano che qualcuno lo faccia per loro. Forse io mi lamento, ma vorrei vedere voi andare in cucina e vedere questo spettacolo: piatti con un po di cibo dentro, pentole sporchissime e posate che puzzano. Io di solito dopo aver mangiato, lavo sempre le pentole e i piatti perchè sicuramente anche i miei coinquilini vorranno utilizzare la cucina, ma il tedesco e la catalana non capiscono questa cosa. Mentre scrivo, nella cucina ci sono ancora i piatti e le pentole sporchi della cena di ieri sera. Quello che c'è in cucina non è un bello spettacolo.

venerdì 22 ottobre 2010

Erasmus party con kit sorpresa


Qualche giorno fa ho ricevuto un'email dall'OMA. Riporto qui la traduzione italiana dell'email.

Cari studenti,
dall' OMA vi inviamo questa email da parte di alcuni studenti dell'UPF.
Se siete interessati, dovete mandare un'email all'indirizzo che compare sotto.
Tanti saluti
Lo Staff dell'OMA.

Buona giornata a tutti,
questo mercoledì 20 ottobre organizziamo una festa per tutti gli studenti della Pompeu Fabra, in particolar modo per i nuovi studenti erasmus.
Sarà una festa molto speciale e potrai prendere:
Una bevanda a tua scelta!
Special Pompeu Punch!
Fragole con cioccolata!
La tua tessera studente che ti da entrate gratuite e sconti allo Shoko e altri ristoranti club per tutto l'anno scolastico!
Ci sarà una lotteria per:
2 Cene al Shoko Restaurant
2 Bottiglie da prendere allo Shoko Club
2 Biglietti per il cinema
e tante altre sorprese.
Se vuoi venire a questa festa, devi inviare un'email prima di mercoledì mezzogiorno a:
(L'indirizzo non c'è bisogno che lo metta)
o mandare un sms o chiamare al:
(stessa cosa per il cellulare).
Se ti stai chiedendo quanto costa questo, è tutto gratis.

Considerando che non sono mai stato a una erasmus party, decido di spedire un'email per confermare la mia partecipazione e subito dopo ricevo l'email di risposta in cui mi danno l'indicazioni per arrivare a questo Shoko.
Il giorno dopo ricevo questa email dalla ESN (Erasmus Student Network).

Salve ragazzi,
come alcuni di voi avrà già notato, l'OMA ha inviato un'email pubblicizando il Pompeu Party. Questo party non ha niente a che fare con l'ESN (o con qualche altra sezione dell'ESN come l'ESN UPF, conosciuto come Jo, ESN o ESN UAB, UB, UPC), in ogni modo neanche con un'altra associazione studentesca all'UPF, ma con alcuni promotori privati. Vorremo farvi sapere che la Jo, ESN è una associazione senza scopo di lucro all'interno dell'università.
Ci sono alcune persone a Barcellona che fanno questo business, pubblicizzando feste "Erasmus", discoteche, bar e così via, perchè ci sono molti studenti internazionali che vogliono queste feste. Ci sono molti gruppi facebook per pubblicizzare cio', e loro guadagnano da cio'. E' il loro business e noi non vogliamo farne parte, ma ognuno di noi è libero di fare cio che vuole, pertanto nessuno sta mentendo ne' sta disinformando.
Vogliamo solo chiarire che ogni evento organizzato dall'ESN viene dagli studenti e per gli studenti. Siamo tutti volontari, quindi nessuno di noi riceve soldi: ogni singolo soldo che prendiamo, lo investiamo nelle prossime attività. Abbiamo e rispettiamo gli obblighi che l'ESN trattiene, e li mettiamo in acconto nelle nostre attività e nelle transazioni economiche.
Lo staff dell'ESN vorrebbe che tu ti goda il meglio della città, e divertirti come come noi ci siamo divertiti nella nostra permanenza all'estero o anche di più. Attraverso il nuovo programma, tu conoscerai nuove persone, scoprirai posti favolosi e avrai le migliori esperienze della tua vita. E la cosa più importante: siamo sempre qui per te.
Come molti di voi sapranno già cos'è l'ESN e cosa rappresenta, vorremmo solo specificare che a volte è difficile da dire a qualcuno un Erasmus Party dagli altri, e forse non è facile scoprire se qualunque evento è organizzato dall'ESN: basta cercare il nostro logo ufficiale.
Tanti saluti ragazzi! Speriamo di vedervi stasera al Sonora + Ratzzmatazz o in qualche altro evento prossimamente!
Lo staff della Jo, ESN.

Comunque sia, io decido di andare a questo party al Shoko. Era tutto effettivamente gratis e ho dato il mio nome per partecipare a questa lotteria. Ho anche incontrato qualcuno che conoscevo e che come me è uno studente erasmus. Ne ho approfittato per conoscere anche tre ragazze, di cui una molto carina. Il suo nome è Luisa, viene dall'Inghilterra e studia legge. Se non fossi stato così timido, avrei potuto continuare la conversazione e conoscere altre persone, ma la timidezza è il mio punto debole. Non vi dico che a volte fare una conversazione in queste feste è difficile: già devi parlare in una lingua che non è la tua, ma c'è anche la musica ad alto volume del locale che copre le tue parole. Nonostante cio', mi sono divertito e ad una certa ora me ne sono andato perchè ero un po lontano dal mio appartamento. Proprio per questo motivo, probabilmente, questo è stato il primo e ultimo party erasmus. Il mio appartamente si trova vicino all'università, ma lontano dal centro. Se dovessi ritornare di sera a casa, mi sarebbe difficile perchè le metro sono chiuse, non so neanche se ci sono i bus notturni e non c'è nessuna postazione bike sharing vicino a casa. Per ritornare da questa festa ho dovuto prendere una taxi, pagando dieci euro.
Poi non capisco perchè l'ESN abbia boicottato questa festa, considerando che era tutto gratis a differenza dei party organizzati dall'ESN che sono sempre a pagamento.
Due giorni dopo cioè oggi ho ricevuto questa email.

Ciao a tutti!
Grazie per aver partecipato alla nostra festa allo Shoko mercodì scorso. Speriamo che vi siate divertiti e speriamo anche che vi divertirete ancora con noi qui a Barcellona.
Nel caso vi siate dimenticati, c'era una lotteria con premi!!!! e i vincitori sono:
(compaiono vari nomi di studenti con rispettivi premi, tra cui ci sono io che ho vinto un kit sorpresa)
Per qualsiasi domanda, non esitare a contattarci per email.
Ci rivediamo
Cordiali Saluti!!!
Patry Vega e Davide Barillari
(studenti dell'UPF, non promotori privati come un' associazione "senza scopo di lucro" ha scritto in un'email)

In effetti non abbiamo dovuto pagare niente, a differenza dei party organizzati dall'ESN. Resta solo da scoprire cos'è questo kit sorpresa.

mercoledì 20 ottobre 2010

Un ladro nell'appartamento spagnolo


Il ladro in questione sono io. Se continuate a leggere, lo scoprirete.

Domenica sera sono arrivati i miei coinquilini, anzi una coppia, la catalana e il tedesco. Ci conosciamo pochissimo perchè stanno sempre fuori dalla mattina alla sera e ci vediamo pochissime volte. Penso che non andremo d'accordo perchè non ho fatto una buona figura con loro e se succedesse cio', dovrei cambiare appartamento perchè non ce la farei a vivere con persone che non sopporto. Ora vi racconterò cosa è successo.

Oggi ritorno a casa. Chiedo se c'è per caso qualcuno. Non risponde nessuno. Qualche ora dopo metto un po di musica al computer e subito mi risponde dalla stanza la catalana che mi dice di abbassare la musica. Lei stava dormendo e non voleva essere disturbata. E io che ne sapevo che loro erano in casa. Avrei dovuto intuire che erano in casa perchè c'era un portatile sul tavolo, ma io avevo urlato tantissime volte se c'era qualcuno in casa e nessuno mi aveva risposto. Di solito stanno fuori dalla mattina alla sera e io pensavo che non ci fosse nessuno in casa. Ero ritornati a casa alle cinque e loro stavano già dormendo? Cazzo, devono aver fatto qualcosa di stancante. Di solito quando non voglio disturbare nessuno come quando stavo nell'ostello, mi metto sempre gli auricolari, ma in questo caso pensavo di essere da solo.

Ora arriviamo al cosidetto furto. Non è un vero e proprio furto. Allora, Filippo prima di partire aveva lasciato alcune cose che avrei potuto utilizzare: sale, zucchero, farina, riso e così via. Alcune cose stavano sia in frigo che nelle mensole di sopra. Filippo avrebbe buttato tutta questa roba, ma era meglio che lasciasse tutte queste cose perchè non si deve mai buttare il cibo. Così, dopo che la ragazza che aveva urlato, mi decido di cucinare la pasta. La pasta è cotta e me la mangio. Intanto, si risveglia la coppia. I due vanno in cucina e confabulano tra di loro. Si scopre che io avevo mangiato la pasta che loro avevano comprato. Allora, gli spiego, indicando la roba di Filippo, che Filippo mi aveva lasciato tutta quella roba e io pensavo che la pasta fosse di Filippo perchè stava in una di mensole di sopra. Cosa avevano fatto i miei due coinquilini? Avevano tolto qualcosa in una delle mensole, spostandola in una di sopra, e avevano messo lì la loro roba. Così, avevo preso la pasta, pensando che fosse di Filippo. Pero, la coppia dovrebbe avvertire quando loro spostano la roba o sennò succede questa. Abbiamo chiarito le cose. Loro mettono in cucina la loro roba negli armadietti sotto e io la mia in nelle mensole di sopra.

Per adesso con i due ci sono state delle incomprensioni. Spero di andare d'accordo con loro e magari anche di diventare amici. Aspetto che arrivi anche Gonzalo che ho già conosciuto. Mi era sembrato un tipo simpatico. Per adesso l'appartamento spagnolo mi sembra un po...non saprei come descriverlo, ma non mi sembra come me l'aspettavo. Forse con il tempo. Chissà.

domenica 17 ottobre 2010

Dalla ricerca della casa alla ricerca della palestra



Finalmente ho trovato casa. Il proprietario dell'appartamento è Filippo, un italiano che affitta il suo appartamento perchè va a vivere in Irlanda con la sua ragazza spagnola e la loro bambina di due anni. Ho preso la camera dove stava precedentemente la bambina. Non aveva un letto e così Filippo ha comprato un letto. Non vi dico che scena: non avendo una macchina, in tre (io, Filippo e Gonzalo, l'argentino) abbiamo dovuto prendere il letto e portarlo a casa. Fortunamente la strada era poco meno di un chilometro. Uno stava davanti e gli altri due dietro. Ogni centro metri ci davamo cambio per cambiare le postazioni e vi dico che da dietro pesava meno. La cosa divertente è che ci guardavano tutti. Comunque, sto vicino alla metro Congres cioè vicino alla Pompeu Fabra e per me è molto comodo. Per adesso sono solo, ma sto aspettando i miei conquilini cioè l'argentino, il tedesco e la catalana. Conto molto sulla catalana perchè mi potrà insegnare un po di catalano.


La ricerca della casa si è interrotta. Ora comincia la ricerca della palestra, anzi del gimnasio. Dovro' pure mantenermi in forma, o no? Non vi dico che entusiasmo quando ho scoperto che c'era una palestra a pochi metri da dove sto io, Puro Impacto. In questa palestra si fa bodybuilding, capoeira, kick boxing/muay thai/boxe/K1, Brasilian Jiu Jitsu, MMa e Capoeira. Vado a informarmi alla reception della palestra. Scopro che in questa palestra non si paga in contanti, ma sono loro che prelevano la quota dalla tua quota. Be, decido di trovare un'altra palestra perchè preferisco trovarne una dove si paghi in contanti. Comunque sia, farò comunque una lezione di prova di Kick Boxing in questo Impacto Duro visto che è gratis.

venerdì 15 ottobre 2010

Niento foto, per favore

In realtà una foto la farei volentieri perchè sono appena arrivato nella nuova casa e ci rimarrò fino a marzo. Mi piacerebbe fare qualche foto al piso, anzi all'appartamento spagnolo, ma non posso perchè nella fretta ho dimenticato la macchina fotografica a Roma. Per fortuna che tra qualche settimana arriva mio padre che mi porta la macchina e potro' fare qualsiasi foto durante questo erasmus a Barcellona. Per adesso dovro' farne a meno. Puo' darsi che uno dei mio coinqulini abbia una una macchina fotografica. Chissà.

mercoledì 13 ottobre 2010

Odio la burocrazia

Odio la burocrazia. Odio ogni tipo di burocrazia legata all'erasmus. Odio che non si possano cambiare i corsi perchè sono gia' stati registrati nel mio certificato elettronico e non posso fare altri corsi se non quelli registrati nel sito. Odio che quelli della Pompeu Fabra mettano nel sito corsi che non esistono piu'. Odio che quelli della Pompeu Fabra mettano il sito in catalano perche' per capirci qualcosa ho dovuto usare il traduttore di google. Odio che quasi tutti i corsi siano catalani perchè, se pensate di andare a fare l'erasmus per imparare lo spagnolo, vi sbagliate di grosso.

Nonostante cio', posso darvi una bella notizia. Ho finalmente trovato un appartamento, come quello del film L'appartamento spagnolo, da condividere con altri studenti: un argentino, un tedesco e una catalana. Direi che va piu' che bene visto che ho come coinquilina una catalana che mi potrà insegnare un po' di catalano. Poi, l'appartamento è pure vicino a una palestra. Così, venerdì mi trasferisco lì. Posso solo dire una cosa. Evviva.

lunedì 11 ottobre 2010

Voglio una macchina del tempo

Cazzo. Voglio una macchina del tempo, come quella di Ritorno al futuro. La userei per ritornare indietro nel tempo per ricominciare tutto daccapo, precisamente da quando ho vinto la borsa erasmus per Barcellona. Non farei tutte le cose all'ultimo momento, cosa che faccio di solito.

Cercherei, prima che inizi il periodo erasmus, un appartamento condiviso con altri studenti, sopprattutto erasmus. Se avessi fatto così, ora non mi troverei in un appartamento, abbastanza piccolo, con un algerino, Karim, che lavora. Così, mentre mi trovo in questa sistemazione provvisoria, continuo a cercare casa dove ci siano altri studenti, possibilmente erasmus.

Avrei potuto fare il corso di catalano. Considerando che quasi tutte le lezioni, a parte qualche lezione che è in castigliano, sono in catalano, io non ci capisco una mazza. Forse col tempo comincerò a capire. Se avessi potuto fare il corso di catalano, avrei capito molto prima. Ma non l'ho fatto perche' non c'era piu' tempo visto che ho deciso di iscrivermi al corso di catalano proprio qualche giorno fa mentre invece l'ultimo giorno per iscriversi al corso era il 28 settembre. Così, mi tocca seguire delle lezioni che per me sembra arabo, anzi un dialetto italiano visto che il catalano assomiglia a un nostro dialetto. Non bisogna dimenticare in Sardegna, precisamente ad Alghero, si parla il catalano.

Avrei potuto scegliere bene i corsi, guardando bene se è un esame orale o scritto. Invece, non ho guardato bene il sito. Così, ho messo nel learning agreement corsi che non esistono, cioe' prima c'erano, ma adesso no. Per questo motivo devo fare corsi diversi da quelli messi nel learning agreement. Ho scelto dei nuovi corsi. Ho messo nel form i corsi che dovrei fare e l'ho consegnato all'OMA cioè l'ufficio erasmus della Pompeu Fabra. Così loro avrebbero registrato i corsi che avrei dovuto fare. C'è un ma. Voglio di nuovo cambiare un corso perchè l'ho seguito, ma non mi piace per niente. Andro' all'OMA per vedere se posso cambiare, ma dubito. Almeno, ci provo.

Se avessi la macchina del tempo, tornerei indietro nel tempo e cambierei quel momento in cui ho deciso di prendere la borsa erasmus. Così, non ci sarebbe stato tutto questo bordello. Comunque, nonostante tutti questi problemi, è sempre un'esperienza.

venerdì 8 ottobre 2010

La Rambla


La strada piu' famosa di tutta Barcellona e' sicuramente la Rambla. Essa e' una lunga strada che comincia da Plaza Cataluñya per finire a Port Vell ed e' piena di turisti.

La Rambla e' una strada molto trafficata. In questa strada i turisti vengono e vanno. Si fermano nei negozi a comprare i souvenir da portare a casa o ai propri amici. Si fermano a mangiare nei ristoranti la paella con la sangria. Ma, sopprattutto si fermano per vedere gli artisti di strada.

Gli artisti di strada della Rambla sono solitamente sudamericani e fanno questo per vivere. Alcuni fanno le classiche statue viventi che possono ritrarre vari personaggi. C'è il joker, Edward Scissorhands, Jack Sparrow, il cowboy, Catwoman, Zorro, Marilyn Monroe, Predator e cosi' via, ma vorrei ricordare del demone che rimane sospeso in aria perche' e' quello che ha avuto piu' successo tra i turisti della Rambla. Si puo' trovare nella Rambla anche l'imitatore di Michael Jackson che fa il classico Moonwalk. Per rimanere sempre in tema di danza, abbiamo anche il ballerino di flamenco impazzito. Si possono trovare anche quelli che fanno capoeira, ma di solito vengono la sera. Abbiamo anche il prestigiatore che di solito si trova all'inizio della . Non puo' mancare il clown che prende in giro ogni turista che gli passa accanto. Questi artisti di strada si fanno un mazzo dalla mattina alla sera per divertire il turista, ma quasi sempre ricevono pochissimi euro.

Oltre agli artisti di strada, nella Rambla abbiamo anche quelli che fanno il classico gioco delle tre carte con le scommesse. Qui non bisogna scoprire dov'e' l'asso, ma si deve scoprire dov'e' la pallina e di solita si punta sempre cinquanta euro. Ci sono quelli che fanno il gioco e i complici che di solito vincono sempre. Il bello di questa cosa e' che ci sono sempre quelli che ci cascano. Si vede che non hanno mai visto Le Iene, che tra l'altro e' un format spagnolo.

Ho citato ogni tipo di artista di strada, ma manca quello piu' importante: il musicista. Nella Rambla non troverete mai i musicisti perche', a quanto pare, non hanno il permesso di suonare in questa strada. Quindi, se volete sentire qualcuno che suona per strada, non dovete altro che andare a Plaza Cataluñya. Di solito si trovano dei gruppi che suonano e uno di loro, mentre gli altri suonano, vende il cd del gruppo. C'è perfino quello che si porta il pianoforte.

Questa è Barcellona.

giovedì 7 ottobre 2010

Un appassionato di Jackie Chan

La ricerca della casa a Barcellona prosegue ancora, purtroppo. Rimarro' nell'ostello fino al dieci di ottobre che sarebbe questo sabato, ma per fortuna ho trovato una sistemazione provvisoria.

Mia madre mi aveva mandato in un'email il contatto di un certo Karim. Lei aveva avuto questo contatto da Alessandro, un nipote di una sua amica, che era stato a Barcellona per erasmus.

Decido cosi' di contattare questo Karim. Mi viene a prendere all'ostello per portarmi nell'appartamento dove vive. Si trova nella zona universitaria, vicino alla fermata della metro Universitat. L'appartamento e' abbastanza piccolo. Appena uno entra, alla sua destra puo' trovare il bagno, un bagno come tutti gli altri, ma c'e' un piccolo particolare: c'e' un buco sulla soffitta per sfruttare l'acqua di quello di sopra e uno si fa' la doccia in questo modo. Credo che faro' doccia raramente. Dopo il bagno c'è la cucina, molto piccola, e non ha nemmeno una porta. C'e' il salotto, anche questo molto piccolo. Ci sono due stanze, una la sua e l'altra che affitta di solito a qualcuno. Quest'ultima e' la stanza dove dovrei andare. Ha due letti, un comodino, un armadio e una scrivania dove tiene un computer che puo' togliere dalla stanza, se glielo chiedo, visto che ho gia' il mio portatile. La cosa importante del piso e' che ha internet wi-fi, ma non ha la calefaccion perche' Karim mi ha detto che non serve visto che dal vetro della finestra non passa l'aria fredda. Non fara' freddo in questo appartamento, ma preferisco avere qualcosa che faccia calore durante l'inverno visto che sono un tipo molto freddoloso, considerando che sono molto magro.

Decido di prendere questa stanza come sistemazione provvisoria. Il prezzo della stanza e' di treciento euro, spese incluse. In alternativa, mi ha detto cosi' Karim, il prezzo della stanza, come sistemazione provvisoria, e' di dieci euro al giorno che corrisponde a treciento euro al mese (dieci euro per trenta giorni). Cosi', il dieci ottobre , giorno del check-out all'ostello, andro' in questo appartamento per qualche giorno, giusto il tempo per cercare casa.

Allora, per essere simpatico e' simpatico questo Karim che viene dall'Algeria, ma l'appartamento lascia un po' a desiderare. Preferisco stare in un appartamento condiviso condiviso con altri studenti, ma per adesso mi devo accontentare di questo. Poi, penso che andro' molto d'accordo con questo Karim perche' e' un appassionato di Jackie Chan come me.

martedì 5 ottobre 2010

Mission Impossible

Come va a Barcellona? Allora, non ho ancora trovato casa e quindi sto ancora nell'ostello. Ho dovuto cambiare stanza perche' quella che avevo prima era prenotata fino al cinque ottobre e cosi' ne ho presa un'altra fino al dieci ottobre.
Devo dire che e' bello stare in ostello perche' e' un luogo dove vengono persone da ogni parte del mondo, ognuno con un motivo diverso. Per esempio, Gianni di Pescara, era venuto a Barcellona per qualche giorno perche' c'era una sua amica che faceva un'espozione. Mi aveva pure chiesto se facevo architettura a Roma perche' mi aveva gia' visto da qualche parte. Chissa', poi si scopre che anche lui e' un amico di Giulia e potrebbe anche essere visto che piu' o meno hanno la stessa eta'. Poi, se n'e' andata anche la classe svizzera composta da ventitre' ragazzi, tra cui c'erano delle bionde carine. Questa classe era in vacanza a Barcellona senza il professore. Tutta vita senza i professori che ti controllano come succede durante le gite scolastiche. Adesso che ci penso...la scuola e' appena iniziata e loro fanno vacanza? Valli a capire, sono svizzeri.

La ricerca della casa prosegue e io ho cominciato a seguire le lezioni. Non ho capito una mazza di quello che diceva la professoressa perche' la lezione era in catalano che e' la lingua ufficiale della Pompeu Fabra come nelle altre altre universita' di Barcellona. Il catalano assomiglia a una specie di dialetto italiano e non dimentichiamoci che in Sardegna, precisamente ad Alghero, parlano il catalano. Per fortuna, che c'era questo taller de direccio' de actores che era in castigliano (per chi non lo sapesse il castigliano e' lo spagnolo) e quindi capivo qualcosa. A proposito dei corsi, ho scoperto che ho messo nel learning agreement corsi che non ci sono piu' e quindi dovro' modificarlo.

Ero venuto in Spagna per imparare lo spagnolo, pardon il castigliano, ma, a quanto pare dovro' imparare anche il catalano. Mission Impossible: imparare due lingue diverse nello stesso tempo.