martedì 30 novembre 2010

Trasloco

Oggi è stato il giorno di trasloco. Ho dovuto farlo perchè l'argentino non mi voleva più in casa. Pensate che voleva che me ne andassi già lunedì e quel giorno veniva già una ragazza a vedere la mia stanza. Ho detto all'argentino che me ne sarei andato martedì mattina poichè se fossi andato via lunedì, non avrei avuto una stanza e avrei dovuto andare sotto i ponti con le mie valigie. Così, dopo aver fatto colazione, ho terminato di fare le valigie. Intanto, l'argentino si sveglia ed esce. Il bello che non mi saluta neanche. Poteva almeno salutare visto che me ne vado via. Non conosce le buone maniere. Una persona si riconosce se saluta o non saluta. Be, lui è uno di quelli che non saluta. Finito di fare le valigie, mi metto a pulire bene la stanza. Così, almeno chi viene a vedere la stanza la trova bella e linda. Dopo aver pulito la stanza, questo è il risultato.

Così, dopo aver finito pulito la stanza e finito le valigie, decido di chiamare un taxi perchè non riesco ad andare in metro con tutta la mia roba che vedete nella prima foto. Mentre aspetto il taxi, mi guardo un po di tele. Passano cinque minuti, suonano al citofono e il taxi è arrivato. Saluto il tedesco, a differenza dell'argentino che non si è nemmeno degnato di salutarmi e non mi ha nemmeno rivolto una parola prima che uscisse. Quando dico al tedesco che me ne vado, ha fatto una faccia attonita. Non sapeva nemmeno che me ne andassi. Strano che non lo sapesse visto che il giorno prima gli avevo chiesto a che ora veniva la ragazza che doveva vedere la mia stanza. Mi chiede se me ne vado per mia volontà. Gli spiego che l'argentino mi cacciato perchè secondo lui non pulivo mai l'appartamento. Chiedo al tedesco se può aiutarmi a portare le valigie fino al taxi e gentilmente mi da il suo aiuto. Dopo aver messo le valiglie nel taxi, saluto il tedesco e lo ringrazio. Così, me ne vado dall'appartamento in cui ho convissuto, ma non socializzato, con il tedesco, la catalana e l'argentino, e non ho nemmeno riavuto indietro la fianza cioè il deposito che ho dovuto versare quando ho preso la casa.

Il taxi mi porta nei pressi di Mercat di Sant Antoni dove ho trovato una sistemazione provvisoria. Nel viaggio da Congres a Sant Antoni ho scoperto che tassametro va avanti, anche se il taxi è fermo. Il taxista mi dice che gli devo dare 17, 40 euro, ma gli dico che ho solo 16 euro in contanti e dovrò ritirare altri soldi, ma mi fa lo sconto poichè vede che ho solo quei soldi e gli i 16 euro. Così, arrivo nella nuova casa. Be, nuova non direi visto che ci sono già stato. Comunque, Karim, il proprietario e inquilino dell'appartamento, è più simpatico dei miei ex-inqulini. Con lui almeno socializzo. Oltre a noi due, in questo appartamento c'è anche uno studente giapponese. Chissà se, mentre sto qui, mi può insegnare un po' di giapponese. Ora che ho un tetto dove stare, la ricerca della casa prosegue. Adesso che sto dalle parti di Sant Antoni, non ho più la palestra vicina. L'appartamento che voglio deve essere un appartamento di studenti e deve avere sopprattutto la calefacciòn cioè il riscaldamento perchè non voglio ammalarmi con il freddo che fa. Già una volta mi sono ammalato e così, dopo essere guarito, sono andato a comprarmi un calefactor ceramico cioè una stufetta che riscalda abbastanza la stanza e non vi dico che si sta molto meglio con questo calefactor. Avere un po' di calore è importante visto che si sta avvicinando l'inverno e oggi faceva davvero freddo. Comunque sia, dopo aver posato le valigie e mangiato, sono andato vedere una casa. Allora, finalmente ho trovato un appartamento che abbia la calefacciòn, ma questa è casa è troppo lontana dall'università perchè questo appartamento si trova dalle parti di Parc Guell, mentre l'università si trova dalle parti di Glories. Così, la ricerca della casa continua.




lunedì 29 novembre 2010

Fermate il DDL e la fuga dei cervelli

Come sapete in questi giorni molti studenti italiani stanno protestando contro il DDL della Gelmini che stravolge l'istruzione, dalla scuola alla universita'. Nell'universita' pubblica verranno tagliati i fondi e tanti saluti al diritto dell'istruzione. Martedi' si votera' per questo DDl, sperando che non passi.
Se in questo periodo prima della votazione gli studenti in Italiani protestano contro questa riforma occupando perfino gli atenei, gli studenti italiani all'estero non stanno con le mani in mano. Tutti gli studenti italiani che stanno all'stero per erasmus hanno deciso di protestare facendo una foto a uno striscione, dove per esempio ci sia scritto "anche gli erasmus non vogliono la riforma Gelmini" da mandare poi a varie testate giornalistiche. Hanno aderito a questa iniziativa quasi 40 citta' d'europa.
Noi studenti italiani di Barcellona ci siamo dati appuntamento via facebook domenica a Parc Guell alle 16.30 per fare questa foto. Sono andato a questo evento perche' giusto che dia il mio contributo. Sul posto trovo anche alcuni ragazzi italiani che conosco. Appena siamo tutti, cominciamo a fare la foto. Ci mettiamo in posa davanti alla lucertola di Gaudi' con lo striscione e i nostri fotografi fanno le foto. Saliamo in terrazza e facciamo un'altra foto sempre con lo striscione davanti al muro. Dopo aver finito la foto, cominciamo a fare una discussione su questa riforma. Quello che parla e' uno degli organizzatori, un italiano che sta a Barcellona non per erasmus, ma perche' e' quello che si definisce un cervello in fuga. Tra i vari presenti c'era anche qualche italiano che non era erasmus, ma semplicemente era venuto a trovare un amico a Barcellona e ha voluto partecipare a questo evento. Eravamo tantissimi. Dicono che abbiamo superato in numero quelli di Madrid.
Leggenda vuole che in quel momento a Parc Guell ci fosse anche la cugina della Gelmini. Sinceramente io non ci credo, pero' e' sicuro che fosse una signora italiana che era contro quello che facevamo e pare che avesse detto "anche a Barcellona rompete le palle".
Quello che abbiamo fatto a Parc Guell e' stato una cosa carina per protestare contro la riforma della Gelmini. Poi, in questo evento ho pure conosciuto una collega di Bologna. Solo che qui lei studia filosofia all'autonoma e c'è solo una materia di cinema, dove lei scrive le sceneggiature in spagnolo. Mi sono dimenticato di chiederle come si chiamava.
Se sui giornali vedrete delle foto di studenti erasmus con lo striscione, sappiate che io sono in una di quelle foto.

domenica 28 novembre 2010

Affittasi stanza - 300 euro


Si affitta una stanza dalle parti di Congres. Il prezzo è di 300 euro, spese incluse. La stanza è da dividere con un argentino, un tedesco e una catalana. Tutti studenti, mentre l'argentino studia e lavora. La stanza è libera perchè l'inquilino italiano lascia l'appartamento poichè non pulisce mai l'appartamento.
Mi sto immaginando come potrebbe essere l'annuncio che metterà su loquo perchè l'argentino mi ha ufficialmente cacciato da casa. Secondo lui, io non pulisco mai l'appartamento. La scorsa settimana avevo pulito ben tre volte l'appartamento perchè non era mai soddisfatto della mia pulizia. Sabato sera ritorna e mi dice che io non ho lavato il bagno. Io che ne sapevo che dovevo lavare il bagno visto che per tre giorni consecutivi ho pulito tutto l'appartamento. Dovevate vedere l'argentino perchè era davvero incazzato. Gli dico allora che pulisco il bagno domani mattina. Lui mi risponde "como quieras", tradotto in italiano vuol dire "fai come ti pare, per me puoi anche non lavarlo." Mi dice qualcosa sulla stanza, ma quel poco che riesco a capire è dovrò lasciare la stanza. Lui entra nella mia camera e fa una foto alla mia stanza, come vedete qua sopra. Da qui capisco che mi vuole cacciare perchè, secondo lui, non pulisco mai l'appartamento. Allora, quando c'è da pulire, io pulisco. Mi sa che io sono l'unico in questo appartamento che lava i piatti e le pentole dopo aver mangiato, anche se faccio delle rare eccezioni la sera poichè sono stanco e decido di lavare tutto la mattina dopo. Poi, mi pare che, nonostante abbiamo fatto dei turni di pulizia, sia l'unico che pulisca l'appartamento. Io non ho mai visto gli altri tre miei conquilini pulire il bagno, la cucina e il salotto, a meno che non lo facciano mentre sto fuori o sto chiuso in camera mia.
Allora, non mi va di litigare con l'argentino perchè sono un tipo che non ama litigare e ho sempre abbozzato. Per me va bene pure lasciare l'appartamento perchè era questa la mia intenzione da qualche settimana per qualche problema in questa casa. Ho già in mente una sistemazione. L'argentino voleva che lasciassi la stanza domani, ma gli detto che me ne vado martedì perchè è da martedì che posso avere la stanza cioè la prima stanza che ho avuto dopo aver lasciato l'ostello. Ritorno da Karim.

mercoledì 24 novembre 2010

Tandem Linguistico



L'altro giorno ho partecipato a questo tandem linguistico organizzato dall'ESN (Erasmus Student Network). Non sapevo come funzionasse questo tandem linguistico, ma volevo andarci poichè era un'ottimo modo per conoscere dei ragazzi come me che fanno l'erasmus a Barcellona.

Su facebook c'è scritto che questo tandem linguistico dura circa due ore. Nella prima si parlerà in castigliano e/o catalano, mentre nella seconda si parlerà in una lingua straniera. Decido così di andarci perchè così posso praticare il mio spagnolo e conoscere nuova gente.

Dopo aver fatto una breve cena a casa, mi dirigo in un ristorante nella zona di Gracia dove si farà questo tandem linguistico. Entro nel Champechano Restaurant in Carrer Valencia e vedo dei ragazzi intorno a un tavolo. Sono tutti in piedi tranne due ragazzi che sono seduti. Quelli seduti sono dell'ESN che hanno organizzato questo tandem linguistico e distribuiscono degli adesivi in cui noi dobbiamo scrivere il nostro nome, la nostra lingua madre e la lingua che vogliamo praticare. Così, scrivo il mio nome, la mia lingua madre che nel mio caso è l'italiano e la lingua che voglio praticare che è il castellano detto anche spagnolo. Mi attacco il mio adesivo e mi dirigo nella sala interna del ristorante. Ci sono vari tavoli e ognuno di questi ha un cartello in cui si specifica le due lingue che uno praticherà. Mi dirigo al tavolo di castellano-catalano/italiano. Mi siedo in questo tavolo e aspetto.

A questo tavolo arrivano dei ragazzi e due ragazze. I ragazzi sono italiani, mentre le due ragazze sono spagnole. C'è chi è di Pisa, chi Bologna, chi di Reggio Calabria, mentre invece per quanto riguarda le due spagnole, una è di Siviglia e l'altra, se ben ricordo, è di Barcellona e fa parte dell'ESN. I ragazzi italiani sono qui per praticare lo spagnolo, mentre le due ragazze per praticare l'italiano. Quella di Barcellona, se mia la memoria non sbaglia, studia filologia francese e italiano, mentre quella di Siviglia aveva fatto un anno di erasmus a Pisa e non voleva scordare l'italiano che aveva imparato facendo l'erasmus in Italia. Volete sapere cosa studia quella di Siviglia? Ingegneria aereospaziale. Quando l'abbiamo saputo io e gli altri ragazzi italiani, siamo rimasti senza parole perchè di solito sono sempre i maschi che fanno questo tipo di studi. Allora quello di Reggio Calabria studia informatica, quello di Pisa ha appena terminato gli studi e pensa di rimanere a Barcellona per lavorare, quello di Bologna studia economia. Abbiamo iniziato a conversare prima in spagnolo e poi in italiano. Abbiamo parlato del più e del meno. Durante la conversazione bevevamo la sangria e qualcuno la cervesa cioè la birra. Io avevo preso anche delle patatas bravas come quello di Pisa che l'aveva preso prima di me e, avendomelo fatto assaggiare, avevo deciso di prenderne anch'io.

Nella nostra conversazione c'è di tutto. Si parla di musica. Quella di Barcellona ha citato gruppi e cantanti italiani che solo lei conosceva, perchè nè io ne quello di Reggio Calabria non li conoscevamo. Poi, quello di Pisa ci racconta che le sue coinquiline sono delle zoccole. Ha detto che una volta queste ragazze si erano messe a vedere dei film su youporn, lui per scherzo aveva detto "perchè non lo facciamo anche noi" e l'hanno fatto veramente. Dice che quando racconta questa cosa nessuno ci crede. La nostra conversazione si fa anche divertente perchè ridiamo e una delle due propone di raccontare qualche chiste cioè qualche barzelletta. Ormai eravamo passati nell'ora in cui si parlava italiano e dico che ne conosco parecchie. Propongo una barzelletta su Berlusconi e quella di Siviglia cita il bunga-bunga. Direi che la politica italiana, soppratutto se ci sono degli scandali, è molto conosciuta all'estero, come per esempio in Spagna. Però questa cosa del bunga-bunga non era conosciuta da quello di Pisa perchè è poco informato di quello che succede in Italia. Considerando che sono all'estero e voglio avere qualche notizia dall'Italia, ogni giorno vado spesso sul sito de La Repubblica. La ragazza di Siviglia si mette a raccontare una barzelletta sul bunga-bunga che conoscono quasi tutti proprio per la vicenda di Ruby. Allora, mi metto a raccontare la barzelletta del napoletano che va in America. Dimentico che in quel tavolo ci sono anche due spagnole e difficilmente capiscono la barzelletta poichè è quasi tutta in napoletano. Racconto anche altre barzellette, tra cui quelle sui carabinieri. Spieghiamo che in Italia i carabienieri vengono considerati stupidi. Racconto anche una barzelletta che scopro che è anche conosciuta in Spagna. La barzelletta in questione è: "C'è un nero che cammina per il deserto. Ha sete e ha caldo. Cammina, cammina finchè non trova una lampada magica. Sfrega la lampada ed esce il genio della lampada. Il genio gli dice che potrà esaudire tre desideri. Il primo desiderio del nero è diventare bianco. Il secondo è essere pieno d'acqua. Il terzo e ultimo desidero è quello di vedere il culo delle donne. Allora, il genio lo trasforma in un cesso." Nella nostra conversazione scopriamo che quella di Siviglia ci aveva messo circa due mesi e mezzo per imparare l'italiano e aveva raccontato che qualche mese dopo pensava più in italiano che in spagnolo. Speriamo che succeda la stessa cosa per me per quanto riguarda lo spagnolo.

La serata sta per finire. Stanno per chiudere il ristorante e ce ne andiamo, dopo aver scambiato i numeri e i contatti di facebook. Ci salutiamo e ci diamo appuntamento per domani sera cioè stasera per andare al Sonora per una festa erasmus. Considerando che prendo raramente i notturni, non mi ricordavo quale fosse il notturno che avevo preso l'ultima volta per ritornare a casa. Ho preso quello che mi ispirava di più, l'N6. Però non mi portava a casa e quindi ho dovuto cambiare e prendere l'N9. Mi sa che la prossima volta dovrò studiarmi meglio i notturni per ritornare a casa.

lunedì 22 novembre 2010

Chi sono io? Cenerentola

Se prima non sopportavo la catalana e il tedesco, ora nella lista rientra anche l'argentino, quello che sta sempre fuori e che ritorna solitamente la sera.
In questo appartamento abbiamo fatto dei turni per pulire l'appartamento. Io questi turni li ho sempre rispettati. Quando c'è da pulire, io pulisco. Non mi piace vivere in un porcile. Quando l'argentino mi sollecita di pulire il bagno, io lo faccio, stessa cosa per la cucina e per il salotto.
Qualche giorno fa l'argentino mi ha detto che dovevo pulire l'appartamento cioè il il salotto, il bagno e la cucina. Sabato pomeriggio mi sono messo a pulire il salotto, il bagno e la cucina. La reazione dell'argentino? Cito le sue testuali parole: Que limpiaste? Allora gli ho fatto vedere ciò che avevo pulito. Niente. Non era soddisfatto. Non mi andava di litigare con lui. Gli dico allora che pulisco l'appartamento domani cioè domenica. Così, domenica mattina mi metto con grande impegno a pulire ciò che avevo già pulito il giorno prima. La pulizia della pulizia era venuta anche meglio del giorno prima. Era un appartamento davvero pulito. Non sapevo quale fosse la reazione dell'argentino, ma la risposta non tardò ad arrivare. La mattina del giorno dopo cioè oggi, prima di andare all'università trovo un messaggio dell'argentino che dice che lunedì è l'ultimo giorno per pulire l'appartamento o sennò dovrò lasciare l'appartamento. In realtà avevo già pensato di lasciare l'appartamento per via di alcuni problemi che ho in questa casa, ma mi serviva di trovare un'altra casa. L'argentino sarebbe stato capace di cacciarmi dall'appartamento, così decisi di pulire perfettamente l'appartamento, anche se non riuscivo a capire qual era il concetto di pulizia secondo l'argentino. Così, dopo essere andato a vedere una casa, sono ritornato nell'appartamento e mi sono improvvisato Cenerentola. Ci ho messo circa un'ora e mezza per pulire il salotto, il bagno e la cucina. Dopo la pulizia era tutto splendente. Ho deciso di fare come i giapponesi cioè di lasciare fuori dall'appartamento le scarpe per non sporcare ulteriormente la casa. Dopo aver pulito tutto sono finalmente andato in palestra in cui non riuscivo mai andarci poichè ero sempre malato per via di questa maledetta tosse che mi è finalmente passata. La sera ritorna l'argentino e gli faccio vedere ciò che avevo pulito con grande costanza. L'argentino mi ha detto che non ci voleva così tanto. Bene, per adesso lui è tranquillo.
Ora che ci penso, se dovrò cambiare casa, non avrò più la palestra vicina, a meno che non la trovi dalle parti della Sagrera.

giovedì 18 novembre 2010

Tosse spagnola


Ho la tosse. Per essere precisi una tosse spagnola, anzi catalana. E' da più di una settimana che sto così. Ho avuto pure la febbre. Per colpa di questa tosse non sono riuscito ad andare in palestra. Mentre scrivo, la tosse non mi è ancora passata. I primi giorni ho preso il frenadol, una medicina che si scioglie nell'acqua, e ora sto prendendo uno sciroppo per la tosse. Ogni giorno sto prendendo due volte il latte caldo con il miele. Mi sto facendo un' esperienza: curarmi da solo cosa che non ho mai fatto. Sopprattutto è importante coprirsi con il freddo che fa visto che si sta avvicinando l'inverno. A proposito di questo, oggi ho visto nella metro uno con i bermuda ed era quasi sera. Ecco, lui non ha freddo, nonostante fosse magro. Vorrei essere come lui.
Ho pure scoperto come si dice sciroppo in spagnolo. Jarabe, come gli Jarabe de Palo, il famoso gruppo spagnolo.

giovedì 11 novembre 2010

Lavoro di gruppo

Nella università si usa molto fare il lavoro di gruppo. In questo modo gli studenti lavorano insieme. Infatti, nella biblioteca dell'UPF c'è la "sala de treball en grup" cioè la sala del lavoro di gruppo.
Per un corso che sto seguendo in questo primo trimestre, mi sono aggregato a un gruppo di quattro ragazzi e in totale siamo in cinque. Sono due ragazzi e due ragazze. Devono essere del primo anno perchè hanno tutti diciotto anni. Uno di loro, sembra molto conoscere la cultura italiana. Conosce le parolacce italiane, Roberto Benigni, vari quotidiani italiani, e così via.
Oggi ci siamo riuniti fuori dalla caffetteria per fare questo lavoro di gruppo. Pensavo che essendoci io, parlassero in castigliano, mentre invece hanno parlato per tutto il tempo in catalano. Sembravo il protagonista de Il tredicesimo guerriero interpretato da Antonio Banderas. Se avete letto il mio post precedente, sapete di cosa parlo. Per tutto il tempo io non ho mai parlato considerando che capivo poco e non so ancora parlare il catalano. Quando mi dicevano cosa dovevo fare, me lo dicevano in castigliano perchè capivo meglio. Ci siamo divisi i compiti da fare a casa che poi uniremo insieme in un solo elaborato. Io faccio la ricerca, la scrivo in castigliano e poi loro la traduranno in catalano.
Allora, riesco a capire un po' di catalano perchè mi ricorda un dialetto italiano. In effetti, il catalano è una mescolanza di spagnolo, francese e italiano. Alla Pompeu Fabra ho conosciuto un ragazzo italiano di Salerno, Gaetano, che è a Barcellona per fare la tesi e lui non ha problemi a capire il catalano perchè gli ricorda appunto un dialetto del sud. Inoltre il catalano si parla in Sardegna, precisamente ad Alghero. Ho notato che quasi tutte le parole in catalano finisco in u come succede spesso nel sardo.
Che posso dire? Mi devo sbrigare a imparare il catalano perchè quasi tutte le lezioni sono in catalano, ma prima devo perfezionare il mio castigliano. Per il secondo trimestre saprò parlare e scrivere in catalano, o almeno ci provo.

martedì 9 novembre 2010

Come imparare lo spagnolo

Il titolo esatto del post sarebbe: Come imparare il castigliano. Quello che per noi è lo spagnolo, per gli spagnoli è il castigliano perchè in Spagna si parlano molte lingue, tra cui il basco, il catalano, il valenciano, il galiziano e così via. La lingua ufficiale della Spagna è il castigliano. Si può dire sia spagnolo che castigliano, ma quando vi trovate di fronte a uno spagnolo dovete dire castellano cioè castigliano. Comunque, ci sono vari modi per imparare lo spagnolo.

1)Questo è il modo più semplice e banale. In realtà questo modo l'abbiamo usato tutti. Consiste in essere nati e cresciuti in Spagna. Si chiama metodo dell'assimilazione, metodo assimil. Come fa un bambino a imparare la propria lingua madre? Ascolta e assimila tutte le parole che sente intorno a lui da quando è piccolo. Dopo un pò incomincerà a dire le prime parole e così il bambino ha imparato la propria lingua madre. Dico sempre che i bambini nati e cresciuti in Inghilterra sono fortunati perchè da piccoli sanno già l'inglese. Mi chiedo cosa studino come lingua straniera a scuola.

2)Se per caso non siete nati e cresciuti in Spagna, per imparare lo spagnolo potete andare in Spagna per qualche mese o per un anno intero. Il metodo dell'assimilazione funziona anche quando siete adulti. Per spiegare meglio concetto, vi voglio parlare del film Il tredicesimo guerriero con Antonio Banderas. In questo film dodici guerrieri vichinghi dovranno stanare delle misteriose creature che minacciano un villaggio normanno, ma per farlo avranno bisogno di un tredicesimo guerriero, uno straniero e lo straniero è il personaggio arabo interpretato da Antonio Banderas. Inizialmente lui non parla lo svedese moderno che è lingua usata dai vichinghi nel film, ma, stando per qualche mese con loro e sentendoli sempre parlare, incomincia a parlare il loro idioma.



Si può andare in Spagna per qualche mese o un anno intero grazie a dei programmi europei di scambio culturale. Uno di questi è il famoso Erasmus. Grazie a questo erasmus, uno può andare a studiare in una qualsiasi università straniera dell'Europa. Il nome del programma viene da Erasmo da Rotterdam che aveva viaggiato moltissimo. Ritorno a parlare di cinema perchè c'è un film che parla proprio dell'Erasmus, L'appartamento spagnolo. In questo film Xavier, un ragazzo francese, potrà ottenere un lavoro al Ministero delle Finanze, ma ad una condizione, sapere perfettamente lo spagnolo. Decide così di partire per un anno in Spagna, precisamente a Barcellona, grazie all'erasmus. Si ritrova così a condivedere un appartamento con una belga, un tedesco, una britannica, un danese, un italiano e una spagnola. Questo film racconta molte cose vere dell'erasmus a Barcellona come i problemi riguardante la burocrazia e i problemi linguistici perchè in tutte le università di Barcellona si parla catalano.



Se per caso decideste di fare l'erasmus Barcellona per imparare lo spagnolo, non fatelo perchè, come ho già spiegato, nelle università barcellonesi quasi tutte le lezioni sono in catalano. Se volete imparare il vero castigliano, andate nelle università dove si parli appunto il castigliano. Lingua a parte, consiglio di fare l'erasmus a Barcellona perchè è una bellissima città. La Rambla è la cosa più bella di questa città.
Se poi decidete di andare a vivere proprio in Spagna, dopo anno o due parlerete uno spagnolo perfetto.

3)Seguire un corso di spagnolo. Chi ha avuto occasione, avrà seguito un corso di spagnolo organizzato dalla scuola, come ho fatto io alle medie. Eravamo pochissimi a fare questo corso. Mi pare che fossimo io, altri miei quattro compagni di classe e un altro di un'altra classe. Mi ricordo ancora la canzone che ci aveva fatto imparare l'insegnante che era di madrelingua spagnola e corrisponde all'italiano "Un elefante si dondolava...". Fare un liceo linguistico dove tra le lingue insegnate c'è lo spagnolo aiuta moltissimo ad imparare lo spagnolo e dopo la maturità uno riesce a parlare un perfetto spagnolo. Si possono seguire i corsi che organizzano le università, per esempio il CLA (Centro Linguistico Ateneo) di Roma Tre organizza corsi di lingue straniere, tra cui lo spagnolo, e se scegliete di fare all'università la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, il vostro spagnolo sarà pefetto. Inoltre, ci sono molte scuole di spagnolo dove gli insegnanti sono di madrelingua spagnola. A Roma c'è l'istituto Cervantes dove organizzano corsi di spagnolo. Si può seguire lo spagnolo anche in terra iberica e qui ritorniamo al secondo metodo. L'Enforex organizza questi corsi: si va per esempio a Valencia per imparare lo spagnolo per due settimane o un mese, stando o in un residence o in famiglia. Se state in famiglia, dopo le lezioni a casa sicuramente dovrete parlare in spagnolo.

4) Se per caso non volete spendere soldi per una scuola di spagnolo o non avete tempo per seguire le lezioni, potete sempre imparare lo spagnolo da autodidatta. Qualche anno fa insieme alla Repubblica si poteva prendere il corso di spagnolo, fascicolo con DVD. Purtroppo, ho solo il primo numero perchè , essendo il primo numero, era in omaggio assieme al quotidiano. Ogni DVD era interessante perchè oltre a mostrare le classiche lezioni di spagnolo, ti mostrava anche un episodio di una sitcom spagnola girata appunto per questo corso e questa sitcom ricordava molto Friends. Comunque sia, andate in una qualsiasi libreria e comprate una libro di grammatica spagnola, possibilmente con CD audio, impegnatevi a fare gli esercizi e il gioco è fatto. Aiuta moltissimo internet, consiglio questo sito dove potete trovare il coniugatore online dei verbi spagnoli elconjugador, e ovviamente youtube,dove ci sono spesso gli utenti che con i loro video insegnano lo spagnolo a chiunque.

5)Sentire musica spagnola. Per prima cosa compri o ti scarichi della musica spagnola. Senti la canzone e nello stesso tempo leggi le parole. Questo era un modo che usavo per l'inglese. Ascoltare tanta musica spagnola e assimilare bene le parole leggendo il testo. Quando dico musica spagnola, intendo dire proprio musica spagnola e non sudamericana o quella messicana. Lo spagnolo sudamericano è diverso da quello spagnolo tipico della Spagna, come del resto anche l'inglese americano è diverso da quello britannico. Nello spagnolo sudamericano alcune parole cambiano, per farvi un esempio in castigliano macchina si dice coche mentre nei paesi sudamericani si dice carro, e la pronuncia è completamente differente. Quando il mio coinquilino argentino parla, difficilmente capisco il suo spagnolo perchè la sua pronuncia è completamente differente dagli abitanti iberici. Quindi cercate di reperire tante canzoni di cantanti o gruppi della Spagna. Perciò niente Juanes o Shakira che sono colombiani.

6)Guardare i film spagnoli in lingua originale o film doppiati in spagnolo. Grazie ai DVD uno può scegliere le lingue del film. Spesso nei DVD c'è scritto Castellano, ma non preccupatevi, perchè come vi ho già detto, castigliano è sinonimo di spagnolo. Guardate tanti film in lingua spagnola usando anche dei sottotitoli, ma sconsiglio di usare i sottotitoli perchè spesso non corrispondono a quello che dice il personaggio del film. Se per caso non riuscite a procurarvi un film in lingua spagnola, potete guardare la vostra serie preferita in lingua spagnola. C'è un sito, si chiama seriesyonkis, dove potete vedere una serie spagnola in lingua originale o qualsiasi serie doppiata in spagnolo. In realtà in questo sito si possono vedere anche i film in lingua spagnola, ma ve li sconsiglio per i limiti di megavideo, a meno che non ci sia l'opzione di scaricarlo con megaupload. Sto usando tutt'ora questo sito per vedermi tutte le stagioni di Alias in spagnolo.

7)Leggersi tutto il dizionario spagnolo. Nei dizionari si trova quasi sempre la trascrizione fonetica, la pronuncia e le coniugazioni dei verbi. Quando vai a cercare una parola in un altra lingua, trovi spesso la frase associata a quella parola. Questo metodo funziona. Adesso vi spiego il motivo. Quando andavo in vacanza con i miei e con i Cocucci, in uno di questi viaggi andammo in Croazia. Una sera andammo a cenare tutti insieme in un ristorante, come al solito c'era il tavolo degli adulti e il tavolo dei ragazzi. Accanto al nostro tavolo c'era una coppia. Lei mi sembrava croata perchè parlava con il cameriere in croato. Invece lei era italiana, come il suo fidanzato, e aveva imparato a parlare il croato leggendo semplicemente un dizionario. Consiglio questo metodo soprattutto a chi ha una buona memoria fotografica.

8)Questo metodo piacererà a tutti i maschi. Fidanzarsi con una ragazza di madrelingua spagnola. Così dovrete parlare con tutto il tempo con lei in spagnolo. Si potrebbe fare che lei ti insegna lo spagnolo e tu le insegni l'italiano.