Fare un esame nell'università spagnola non è poi così diverso da fare un esame nell'università italiana. Nelle università spagnole oltre al classico esame orale e scritto, si portano anche i lavori di gruppo, come avevo già spiegato in un post precedente, e infatti nella biblioteca della Pompeu Fabra ci sono proprie sale adibite per il lavoro di gruppo.
Oggi c'è stato il mio primo esame in una università spagnola. Arrivo nell'aula a mezzogiorno. Ci sono già tutti e qualche secondo dopo arriva il professore che chiude le porte dell'aula. Devo dire che in quanto esami gli spagnoli sono propri puntuali, studenti e professori, ma proprio puntuali come un orologio svizzero. Direi che sono stato l'ultimo ad entrare in aula per l'esame. In Italia, per gli esami che ho fatto io, gli esami inizialmente qualche minuto dopo o almeno qualche qualche quarto d'ora dopo, e di solito gli studenti italiani, e talvolta anche i professori, non sono mai puntuali, e visto che c'è sempre qualcuno che arriva dopo. Comunque sia, si comincia.
I compiti sono divisi in due fila, fila A e fila B. Allcune domande sono a crocette ed altre sono a risposta aperta. Chiedo al professore se posso scrivere in castigliano perchè non so ancora scrivere ancora (e parlare) in catalano e mi dice che non c'è problema. Qualche minuto dopo arriva il professore e mi traduce le domande, ma, anche senza che lui mi traducesse le domande in castigliano, avrei capito lo stesso le domande del compito. A forza di studiare le dispense ho imparato qualche vocabolo in catalano. Per studiare ho dovuto tradurre prima le dispense in italiano e poi fare degli schemi ovvimente in italiano. Il mio procedimento era sbagliato visto che dovevo tradurre le dispense in spagnolo che in catalano visto che avrei dovuto scrivere in castigliano, ma farò in questo modo per il prossimo esame. Ero inoltre munito di vocabolario di spagnolo-italiano e catalano-italiano. Ogni cinque minuti consultavo il vocabolario di spagnolo-italiano e penso di aver messo qualche parola in italiano visto che alcune parole sono simili.
Sono l'ultimo ad entrare e sono l'ultimo a consegnare il compito. Gli chiedo se per caso ci sia più di un appello di esame. La domanda più importante visto che penso di non essere andato così bene. Diciamo che il mio studio è stato superficiale, ma vorrei vedere voi come riuscireste a studiare senza scrivania, motivo per cui devo assolutamente cercare una stanza con una scrivania visto che la stanza che ho da Karim non ha la scrivania, e si perde inoltre tanto tempo a tradurre una cosa che è in catalano. Se siete uno studente erasmus, cercate assolutamente una stanza con una scrivania, ma se non riuscite a studiare in casa, andate a studiare all'università, cosa che farò per i prossimi esami. Non ero molto preparato per questo esame, ma volevo farlo lo stesso per capire come si svolge un esame nell'università spagnola. La sera prima un mio amico di bologna mi aveva invitato a uscire per andare al Razmatazz, ma gli ho detto che non potevo perchè non volevo fare tardi proprio per via dell'esame. Due giorni prima dell'esame ero ritornato a casa verso all'incirca alle quattro e mezza del mattino. Se un giorno farete l'erasmus, vi capiterà spesso di ritornare tardissimo, per esempio alle otto del mattino. Questo vi succede ovviamente se andate spesso in discoteca. Comunque sia, il professore mi risponde che ci sarà una sessione d'esame alla fine dell'anno accademico perchè questo era quello che si definisce un esonero e così se, uno ha fatto un compito insufficiente (il professore aveva usato una parola spagnola per dire proprio un "compito insufficiente", ma non me lo ricordo più), può rifarlo. Questa sessione si farà a settembre. Gli dico che rimarrò a Barcellona fino alla fine di marzo. Per questo motivo, essendo inoltre uno studente erasmus, il professore farà qualche eccezione per me e potrei rifare l'esame prima di settembre, anzi prima di marzo, se per caso andasse male.
La cosa che ho notato facendo questo esame è che si può usare il portatile. C'erano due in aula che usavano un computer per fare l'esame invece che il foglio che aveva dato il professore. Leggevano le domande del foglio e poi scrivevano le risposte sul portatile usando word. Alla fine dell'esame il professore ritirava il documento con una pennetta USB per poi correggerlo. In questo gli spagnoli sono proprio avanti. Se anche in Italia si usassero i portatili per fare l'esame, si risolverebbe il problema della calligrafia illeggibile che hanno speso quasi tutti, me compreso. Mi ricordo che, prima della maturità, la mia professoressa di italiano mi aveva detto di fare un corso di calligrafia poichè ho una scrittura a zampa di gallina. Tuttavia, usando i portatili per fare l'esame, uno ha inoltre ha la possibilità di copiare. Ci sono due modi per copiare con il computer durante l'esame: o usando gli appunti che si trovano nel portatile o collegandosi alla rete wi-fi dell'università per accedere a internet. Direi che mi piace che in Spagna si usi fare esami con il computer, cosa che non accadrebbe mai in Italia.
Dopo aver fatto questo esame, posso riprendere la ricerca di una casa. Deve essere una casa con studenti e la stanza deve avere una scrivania.
Nessun commento:
Posta un commento